Siamo matti da slegare
Giornata mondiale della salute mentale
7-21 Ottobre 2018 – Lodi
La quinta edizione di Caleidoscopio fest, i colori della mente, decolla nuovamente e ritorna per parlarci di follia.
Anche di quella che fa star male ma soprattutto di quella quotidiana. Spesso inconsapevole perché agita inerzialmente. A volte “banale” ma, altre volte, creativa al punto di farci saltare l’ostacolo, di liberarci dagli stereotipi e dai “modelli”, di riscoprire le risorse di cui disponiamo e soprattutto di sorprenderci per essere riusciti a metterle in gioco … in ogni caso “umana follia”.
L’evento, patrocinato dal Comune Città di Lodi e dall’ ASST di Lodi, è stato organizzato da Curiosamente, in collaborazione con Cooperativa Famiglia Nuova, Centro di Psicologia e Psicoterapia Noesi, Cooperativa Microcosmi e Cooperativa Il Mosaico Servizi.
I partner della V Edizione sono: la Compagnia Teatrale Selvagreca, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Lodi e i club Lions Lodi Host e Lodi Torrione, che hanno sostenuto l’idea di mettere in scena, a titolo di raccolta fondi, la tragedia buffa Tutta colpa degli uomini; Il Cittadino, nostro media-partner fin dalla prima manifestazione, che quest’anno ha messo a nostra disposizione tutti i canali di informazione di cui dispone; Coop Comitato Soci Lodi, che ci affiancherà nell’organizzazione dell’accoglienza di Parliamone al Cinema; le farmacie “storiche” di Lodi – Giberti, Barbieri, e Del Centro – tradizionalmente nostri affezionati supporter.
Per iscriversi, occorre compilare la scheda di registrazione disponibile dalla pagina Facebook di Caleidoscopio Fest o dal sito internet www.curiosamente.net
Le proposte, come è ormai nostro stile, si diversificano tra workshop, installazioni, laboratori esperienziali, teatro, cinema e momenti di incontro. Tutti orientati ad offrire spazi di riflessione sul tema dell’umanità della follia.
Quella che al giorno d’oggi ci fa sembrare possibile vivere pensandoci il centro dell’universo e relegando le relazioni ad aspetto di importanza secondaria. Per cui è folle chi invece si impegna a spiegare che per costruire le relazioni è fondamentale il passaggio dall’Io al Noi e che solo il rapporto ed il confronto con l’altro permette di conoscerci intimamente e di crescere. E sempre parlando di relazioni, quella che ci ricorda che l’amore
è atto folle per eccellenza, ma anche principale condizione per risignificare la nostra vita quando di senso faremmo oggettivamente fatica a parlare. A volte rendendo possibile l’impossibile.
Ne parleremo rispettivamente in occasione degli eventi di inaugurazione e di chiusura del festival: il 4 ottobre alle 18:00, presso la Sala Serena in Piazza Ospitale con la presentazione del libro di Ignazio Punzi I quattro codici della vita umana; il 21 ottobre alle 21:00 presso il Teatro alle Vigne con la tragedia buffa Tutta colpa degli uomini messa in scena dalla Compagnia teatrale Selvagreca.
Tra gli eventi di inizio e di fine di questa V Edizione, svilupperemo il tema della follia sollecitando l’attenzione sulla responsabilità dei costrutti sociali e dei modelli educativi, ma anche sul tratto assolutamente umano che la contraddistingue e che può diventare forza ed energia vitale verso il cambiamento.
In questo senso, parleremo della follia che sfida lo stigma ed i paradigmi socio-culturali fondati sui binomi ricco=fortunato e senza pene versus povero=fastidioso e senza futuro oppure follia=psichiatria ed osa uscire allo scoperto per mostrare la capacità ideativa e realizzativa che spesso si nasconde dietro la fragilità. L’installazione urbana La follia dipinge lo sguardo, visitabile il 7 ottobre tra le 10:00 e le 18:00, è un invito ad interrogarsi sull’utilità di riconoscere anche il valore delle persone che sanno agìre la loro creatività pur avendo una percezione ed una visione del mondo opposta alla nostra, e che in questa occasione ci propongono un’idea di spazio urbano in cui l’originalità delle forme e dei colori può
trasformarlo in luogo di incontro e di relazione.
Apriremo lo sguardo sulla follia dei modelli sociali, istituzionali e culturali che per controllare stabiliscono a priori i limiti entro i quali si è “normali” ed emarginano chi non si conforma, e su quella di chi trova in questa stessa follia l’energia per tornare a vivere nonostante … Lo spazio di confronto sul tema è l’workshop Ma sei matto? del 10 ottobre
dalle 08:45 alle 13:30 in cui agli interventi sulla follia dei modelli si alterneranno le testimonianze di chi ha saputo emergerne facendo sentire la propria voce. Ospite d’onore, il Dott. Peppe Dell’Acqua: Triestino, allievo e collaboratore di Franco Basaglia nella chiusura e trasformazione del manicomio San Giovanni di Dio, fino al 2012 Responsabile del DSM di Trieste.
Il workshop del 17 ottobre (9:00-16:30) Il gruppo che diventa strumento di cura stimolerà i partecipanti a pensare che la follia può permetterci di scoprire il vero senso della vita. Lo spazio di formazione, dedicato ai professionisti della cura (ma non solo), sarà utilizzato per presentare il modello della Logoterapia-Analisi Esistenziale e per fare esperienza della
capacità curativa del gruppo; ma anche per condividere i valori guida dei diversi contesti di provenienza, e confrontarsi sugli ambiti e sulle possibilità di applicazione del modello proposto. Conduce la giornata la Dr.ssa Alice Maruelli Psicologa e Psicoterapeuta, da oltre quindici anni impegnata ad approfondire e sperimentare gli effetti della terapia del Significato applicata a contesti di crisi esistenziale ed eventi traumatici.
Di follia parleremo anche attraverso lo spazio dei laboratori esperienziali. Quello del 7 ottobre Respir-azioni cromatiche (prima sessione alle 11:00; seconda alle 17:00) ci solleciterà a contattare il bambino che è in noi invitandoci a regolare il respiro sul ritmo delle bolle di sapone; quello del 13 ottobre La volta in cui sono stato pazzo per … (09:00-12:00 | 14:00-
16.00) ci spronerà a rispolverare, tra i ricordi, il nostro atto folle per ricordarci quanto bello era stato e, forse, quanto importante è ancora rispetto a quello che siamo oggi; quello del 20 ottobre Hai paura di impazzire? è un suggerimento ad accogliere la follia come esperienza che ci appartiene in quanto necessaria a sconfiggere la paura di discostarsi dai modelli e dagli stereotipi che la società ci propone, e ad esplorare i nostri territori interiori e quelli delle persone con cui ci relazioniamo: senza condizionamenti e con la consapevolezza che il distacco da questi è un perdersi per ritrovarsi che ci aiuta a “diventare quello che siamo” (da Le lacrime di Nietzsche di I. Yalom).