So-Stare nell’incertezza
Il tema del 2017 è l’incertezza nella quale tutti siamo ormai immersi e nella quale facciamo fatica a “stare”. Umanità smarrita ed errante, costretta a misurarsi in contesti sempre più competitivi e performativi in cui, per poter aspirare alla massimizzazione del profitto e del risultato dobbiamo idealizzare noi stessi e le nostre possibilità.
L’evento è giunto alla sua quarta edizione, con il patrocinio di Città di Lodi, Comune di Casalpusterlengo e ASST Lodi.
Anche quest’anno, Cooperativa Famiglia Nuova, Centro di Psicologia e Psicoterapia Noesi, Cooperativa Microcosmi e Cooperativa Il Mosaico hanno affiancato l’Ente Promotore Curiosamente nella ideazione e realizzazione delle proposte, come è ormai nostro stile, diversificate tra workshop, conferenze, mostre, spettacoli e laboratori ma anche momenti conviviali e di incontro.
Ci hanno sostenuto anche quest’anno alcuni sponsor – Il Cittadino, Coop Comitato Soci Lodi, Fondazione Cosway, Farmacia Barbieri, Farmacia Giberti, Farmacia Del Centro – e alcune realtà partner – Museo Ettore Archinti, Enorafo, Associazione Ariele, Caffè delle Arti, Istituto Einaudi e Libreria Sommaruga.
L’inaugurazione è stata fissata per il 7 Ottobre con inizio alle 17:30 presso la Libreria Sommaruga in Corso Vittorio Emanuele e prosecuzione alle 19:00 presso l’enoteca Enorafo in Piazza della Vittoria: apriremo questa nuova avventura proponendo agli addetti ai lavori così come alle persone interessate a conoscere e sperimentarsi, uno spazio di confronto e di esplorazione di alcuni dei territori dell’incertezza.
Quello di coloro che vivono nella fragilità e nell’emarginazione e che riescono a trovare nell’immaginario una via d’uscita e di rinascita: per alcuni, strada non sempre solo simbolica per rinnovarsi malgrado tutto. Ne parleremo nell’ambito della Mostra “Incertezza: dalla fragilità alla bellezza” che sabato 7 ottobre inaugura l’evento 2017 e del laboratorio proposti da Cooperativa Microcosmi. L’idea di confrontarsi sul tema dell’incertezza attraverso una mostra di opere create da persone ricoverate in istituti psichiatrici risponde al desiderio di sottolineare che l’arte è spesso figlia della fragilità e della possibilità che questa si lasci contaminare dalla bellezza. Attraverso il laboratorio esperienziale “Incertezza: la strada che non ti aspetti” di mercoledì 11 ottobre, l’intenzione è invece quella di esplorare la nostra incertezza quotidiana, la precarietà, la perdita possibile del lavoro, la difficoltà del nostro vivere in questo lungo periodo di crisi, provando a delineare strade che ci permettano di sostare in questa realtà incerta senza abbandonare la nostra capacità progettuale.
Quello del dolore, del fallimento e della mancanza di punti fermi che possono far pensare alla vita come ad una esperienza senza significato. Ne parleremo nell’ambito degli workshop proposti da Curiosamente martedì 10 e mercoledì 11 ottobre. Il primo, “Esplorare i territori dell’incertezza”, indirizzato ad addetti del settore e alle persone interessate al tema, si prefigge di indirizzare i partecipanti verso la ricerca degli strumenti utili a sviluppare la propria bussola interiore e a vivere questo tempo frammentato senza smarrirsi e come occasione di una possibile fioritura. Il secondo, “L’età dell’incertezza…le chiamano emozioni” è invece esclusivamente dedicato agli alunni delle scuole superiori e al tema del riconoscimento delle proprie emozioni come passaggio indispensabile per la costruzione di un rapporto positivo con sé stessi e di relazioni gratificanti con gli altri.
Quello di coloro che si sentono stranieri nel loro paese e vedono nel continuo “muoversi” l’unica possibile salvezza. Al territorio della migrazione, Cooperativa Famiglia Nuova dedica il pomeriggio e la serata di giovedì 12. I viaggAttori nell’incerto rappresentano l’umanità errante e al tempo stesso protagonista della ricerca di un luogo felice o almeno vivibile. Quello di giovedì 12 sarà uno spazio di confronto abitato da più sollecitazioni: si inizierà alle 17:00 con la presentazione del libro “Da che parte guardi il mondo” – storie di migranti tra Africa ed Europa – per affrontare poi il tema di un approccio di cura nell’ottica dell’etnopsichiatria del territorio, dell’interazione e del dialogo basato sull’esperienza di Cooperativa Terrrenuove. Una pausa per un buffet etnico e a seguire, con inizio alle 21:00, lo spettacolo teatrale “Me ne vado” di e con Marcela Serli argentina di Tucuman, autrice giovane e brillante che al suo attivo ha già spettacoli drammaturgici ambiziosi.
Quello del dubbio come fonte di possibile esplorazione dei molteplici modi di stare nel mondo. Attraverso i due laboratori di venerdì 13 ottobre – “Incertezza: cromatico fluire” e “Sostare nell’incertezza”, il Centro di Psicologia e Psicoterapia Noesi intende portare in superficie il potenziale creativo nascosto nello stato di sospensione, per l’appunto alimentato dal dubbio e dall’incertezza, e la possibilità di viverlo con piacere.
Quello di coloro a cui è spesso stato ipotecato anche il presente e sono testimonianza attiva di come l’incertezza possa essere un motore generativo, sotto il profilo artistico così come di quello espressivo nelle sue diverse forme: l’arte grafica, il movimento, la concretezza insita nella realizzazione di oggetti. “Che colori sei” è una mostra collettiva con cui intendiamo favorire la riflessione sul valore terapeutico di “luoghi” come i laboratori esperienziali gestiti da Cooperativa Il Mosaico, Centro di Psicologia e Psicoterapia Noesi e Curiosamente: nuove case dove traslocare una parte di sé, metterla in gioco senza paura, creare delle condizioni di “lavoro” se pur incerte, ma fonte di benessere e soprattutto possibili.
L’inaugurazione dell’evento, sabato 14 ottobre alle 18:00, conclude la IV Edizione 2017 di Caleidoscopio Fest, i colori della mente sul tema “So-Stare nell’incertezza” e al tempo stesso la traghetta oltre. La mostra infatti sarà visitabile anche durante la settimana successiva al sabato 14 ottobre, prenotando la visita tramite mail a checolorisei@gmail.com.